La voce e la presa in carico del paziente post-estubazione
Sono molto orgoglioso di annunciare che i corsisti del master di Vocologia Clinica dell'Università di Bologna, svoltosi a Ravenna, la cui prima edizione sia conclusa nel gennaio di quest’anno, non si sono persi di vista e considerano il raggiungimento del corso un primo tassello per portare avanti la nostra comune passione. Hanno infatti deciso di fondare un gruppo, che si occuperà di continuare il lavoro e l'amicizia iniziata durante il master lo stesso finalizzato alla ricerca, alla formazione e alla clinica dei disturbi della voce.
Il neonato GIVoC (Gruppo Italiano Vocologi Clinici) si è messo da subito al lavoro in questo periodo di emergenza Covid per produrre un primo documento, che ritengo di grande attualità, relativo alle sequele disfoniche post intubazione, creando una razionale di azione sulle lesioni laringee e sulle compromissioni ventilatorie sia nel paziente post intubato in regime riabilitativo ospedaliero che dopo il rientro al domicilio, con specifiche indicazioni di presa in carico e con suggerimenti riabilitativi mirati.
Presentarlo, condividerlo e divulgarlo mi riempie di soddisfazione e Letizia, e mi tornano alla mente le parole di una poesia di Omar Khayyam: ”Allorché reciteranno il virgulto della mia vita, le mie parti saranno sparse lontano l'una dall'altra. Se dal fango mio allora modelleranno una brocca, fate a colma di vino e io tornerò alla vita”. Per questo ringrazio dal più profondo della mia anima tutti i corsisti per essere l’evidenza e il concreto delle mie speranze.
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